Monastero di Irache

Monastero di Irache

Località: AYEGUI (31240)
Indirizzo: Monasterio de Irache
Zona: La Zona Media
Stile: Romanico
Secoli di costruzione: XI
Orario delle visite: da martedì a venerdì, dalle 9:00 alle 13:30 e delle 17:00 alle 19:00; sabato, domenica e festivi, dalle 9:00 alle 13:30 e delle 16:00 alle 19:00. Chiuso lunedì tutto il giorno e martedì pomeriggio.
Biglietto d’ingresso: Gratis
Telefono: 948554464
Fax: 948554464

Storia

Ospedale di pellegrini, università, ospedale di guerra, collegio di religiosi e, in futuro, Parador(Hotel) Nazionale. Queste sono le diverse funzioni che il monastero di Irache alle quali è stato adibito lungo la storia e che lo hanno fatto diventare uno dei complessi monumentali più importanti della Navarra.

Posizione

La sua localizzazione nel Cammino di Santiago, nelle prossimità di Estella, lo rende d’obbligata visita di pellegrini ed amici dell’itinerario del Cammino, con coloro che s’incroceranno nella loro visita a questo monastero che i benedettini cominciarono a costruire nella seconda metà del secolo XI su un altro precedente del secolo VIII.

Descrizione

Il percorso attraverso la chiesa romanica (XII), il chiostro plateresco, la torre di stile herreriano(in ferro) e le altre stanze costruite tra i secoli XVI-XIX le permetteranno di conoscere la storia di questo complesso monumentale disabitato dal 1985.

Costruito al riparo di Montejurra, ad Ayegui, a solo 2 chilometri da Estella e circondato da vigneti, il monastero di Irache si presenta al visitatore come un’immensa mole di edificazioni medievali, rinascimentali e barocche.

Fu il primo ospedale di pellegrini della Navarra, fino ad un secolo più tardi non venne costruito l’ospedale di Orreaga/Roncesvalles, e venne eretto su istanza del re García quello di Nájera (XI).

La sua epoca di splendore coincise con gli anni in cui fu abate San Veremundo (1056-1098), così generoso con i poveri che vi portò alimenti nascosti sotto l’abito. Quando i suoi fratelli di congregazione glielo rimproveravano, si sollevava l’abito ed invece di pane apparivano rose o schegge di legno per riscaldare i mendicanti.

Il monastero, costruito sotto l’invocazione di Santa Maria la Real, è stato sempre abitato, ciò ne permise la buona conservazione; ma, nel 1985, la scarsità di vocazioni provocò l’uscita dei frati e, d’allora, è rimasto disabitato. Il complesso fu sede di un’università tra il 1569 e il 1824.

L’entrata al monastero è gratuita e di tutto il complesso sorprende il tempio romanico, costruito nel secolo XII sulle rovine di un’antica chiesa preromanica. Ha la pianta a croce latina e tre absidi semicircolari, diciture della precedente costruzione, e di loro spicca quella centrale per una cornice perfettamente conservata e adornata con animali. Al tempio si può entrare da due facciate romaniche, quella di San Pietro e la facciata principale, intagliate con motivi istoriati; ma è interessante soffermarsi anche davanti alla porta Preziosa, che comunica il chiostro plateresco con la chiesa e che contiene le immagini del Salvatore e di Maria.

La sagrestia monacale (XVI), la sala capitolare con volta nervata, ed un ampio edificio degli inizi del secolo XVII, di stile herreriano(fabbro), che ospitò l’università di Irache, sono le altre stanze che deve visitare con attenzione.

 

Il monastero, che dispone anche di un chiostro nuovo, conserva più di 7.000 pezzi di arte ed etnografia ed una collezione di carretti che sono esposti nei corridoi del monastero. Durante secoli ospitò l’immagine di Nostra Signora di Irache (XII), uno dei più begli esempi della scultura e pittura di immagini sacre mariana romanica della Navarra. È in legno, di un metro d’altezza e ricoperta da una lamina d’argento, tranne il volto e le mani. Ma, se vuole ammirarla, dovrà recarsi fino alla chiesa di Dicastillo, a circa 10 chilometri a sud di Ayegui, dov’è conservata da un secolo.

 

Presso il monastero, esiste una fonte che da un tubo sgorga acqua e dall’altro vino, con la quale si vuole saziare la sete e rallegrare il cammino ai pellegrini. La fonte è di proprietà delle Cantine Irache, situate presso il monastero e che possono essere percorse mediante visita guidata.

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