Monastero di La Oliva

Monastero di La Oliva

Località: CARCASTILLO (31310)
Indirizzo: Ctra. Caparroso-Carcastillo km. 17,5
Zona: La Ribera
Stile: Romanico
Secolo di costruzione: XII
Orario delle visite: giorni feriali, dalle 9:00 alle 12:30 e dalle 16:00 alle 18:00; domeniche e festivi, dalle 9:00 alle 11:00 e delle 16:00 alle 18:00. Sante Messe: giorni feriali alle 7:00, festivi alle 12:00. Visite alla cantina: solo per gruppi con prenotazione.
Telefono: 948725006
Fax: 948715055

Storia

I solidi muri di pietra del monastero di La Oliva tesaurizzano secoli di storia ed arte: un’oasi di pace e di tranquillità. La Oliva, uno del tre monasteri che si conservano nella Ribera della Navarra, è l’attuale dimora di 26 monaci cistercensi ai quali si può vedere, vestiti con tuniche bianche, passeggiando e pregando per il chiostro del monastero.

La sua ampia chiesa, che è uno dei più genuini esempi dell’arte cistercense della Spagna, il chiostro gotico, la sala capitolare e la cappella di Gesù Cristo le faranno scoprire l’importanza artistica di questo monastero, costruito nei secoli XII e XIII, nel quale è facile passare le ore in tranquilla e permanente meditazione.

La visita le consentirà di scoprire il valore del silenzio, ma anche la sonorità delle liturgie quotidianamente cantate dai monaci in lingua vernacola. A due chilometri da Carcastillo, sulle rive del fiume Aragón e in mezzo ad una spianata quasi senza vegetazione, si erige il complesso di edifici medievali che formano il monastero cistercense di La Oliva. Il suo nome sa molto di leggenda poiché, secondo narra la tradizione popolare, un re navarrese, nella sua lotta contro gli arabi, fu ferito e morì ai piedi di un olivastro.

Nel luogo dell’olivastro si costruì il monastero di La Oliva, fondato nel 1149 dall’ordine del Cistello(Benedettino). Dopo secoli di splendore nel Medioevo, la guerra d’indipendenza e la Liberazione dei beni ammortizzati lasciò il monastero in rovina ed abbandonato finché nel secolo XX venne restaurato e restituì la vita monastica.

Descrizione

Nel giungere alla spianata del monastero, ci troviamo dinanzi ad un complesso monumentale di grandiosa semplicità. L’entrata si realizza sotto un profondo arco aguzzo sui cui lati si conservano i resti delle antica mura del secolo XII e, sulla parte superiore, il palazzo abbaziale. Nell’attraversare questa entrata, scoprirà un ampio complesso integrato da varie edificazioni che si raggruppano attorno il chiostro e ai cortili aperti.

Nella parte centrale, c’è la chiesa di Santa Maria (XII-XIII) che abbina elementi gotici e romanici. È ritenuta come una delle costruzioni più perfette della scuola spagnola-linguadoca. Il suo interno ci scopre uno spazio impressionante di tenue illuminazione.

Dal lato nord della chiesa si accede alle stanze medievali del monastero, distribuite attorno il chiostro del secolo XII ricostruito durante i secoli XIV e XV. Circondando al chiostro, c’è la sala capitolare, una buona mostra di arte protogotoca, l’antica sagrestia, il refettorio, la cucina ed una grandiosa scala del XVI. Attorno a queste stanze si trovano i resti della celleleria, e la cappella di Gesù Cristo, situata nell’orto come se fosse un piccolo eremo.

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