Castello di Javier

Castello di Javier

Località: JAVIER (31411)
Indirizzo: Castillo de Javier
Zona: La Zona Media
Secolo di costruzione: X
Telefono: 948884000

Descrizione

La silhouette disegnata dalle torri merlate taglia l’orizzonte, annunciando l’arrivo al castello di Javier, culla di San Francisco Javier, patrono della Navarra, delle missioni e del turismo in Spagna.

Nella Navarra Media, a 8 km. Da Sangüesa, si innalza questa fortezza medievale eretta sulla roccia viva, che congrega ogni anno agli inizi di marzo migliaia di navarresi nella popolare peregrinazione nota come “Javierada”.

Un ponte levatoio le introdurrà in un mondo di torri, carceri sotterranee, strade ciottolate, feritoie e finestrelle strette, e le consentirà di conoscere il luogo dove nacque (1506) e visse San Francisco Javier, co-fondatore della Compagnia di Gesù ed uno dei missionari più universali. Ai confini della provincia di Saragozza, nella parte più elevata della piccola località di Javier, si erige la silhouette rotonda del Castello di Javier, casa natale del patrono della Navarra. San Francisco Javier.

Le origini del castello si rimontano alla fine del secolo X, in cui venne eretta una torre di segnali, la torre dell’Omaggio. La sua strategica ubicazione di frontiera tra i regni di Navarra e Aragona, accrebbe il suo senso di fortezza ed attorno alla torre si edificarono i diversi corpi del castello.

Nel 1516, su ordine del cardinale Cisneros, fu in parte distrutto, ed alla fine del secolo XIX ed annesso alla fortezza, venne eretta la basilica di Javier. Nel 1952, le opere di ricostruzione restituirono al castello la sua fisionomia originale ed oggi è uno dei pochi castelli che conservano le sue difese e strutture come feritoie e finestrelle piccole.

Riguardo la vita di San Francisco Javier

Francisco di javier nacque nel seno di una famiglia nobile ed era il sesto figlio di Juan de Jasso, un uomo importante del regno di Navarra, e María de Azpilcueta. A 19 anni si trasferì a Parigi per studiare nell’Università della Sorbona, dove conobbe San Ignacio de Loyola con il quale fondarono la Compagnia di Gesù.

Ebbe inizio qui la sua avventura evangelizzatrice che lo portò a percorrere, per 11 anni, innumerevoli villaggi e città dell’Africa ed Asia, finché alla fine morì di polmonite il 3 dicembre 1552, giusto quando si preparava ad entrare nell’Impero Cinese. Aveva 46 anni.

Cinque secoli dopo, in tutti i luoghi che percorse rimane un’impronta della sua vita e delle opere, e nella sua terra natale, la Navarra, è un personaggio amato, venerato ed ammirato.

Le Javieradas

Nei primi due fine settimana di marzo ha luogo una popolare peregrinazione al Castello di Javier nota come “Javierada” nella quale migliaia di persone da tutta la Navarra percorre a piedi decine di chilometri per venerare il Santo. L’origine di questa tradizione si rimonta al 1886, quando è stato invocato San Francisco Javier affinché facesse scomparire l’epidemia di collera che devastò la Navarra, e in ringraziamento all’adempimento di questo desiderio, si realizzò la promessa di accudire in peregrinazione fino a Javier.

Le Un percorso attraverso il Castello di Javier

Cominciamo nell’androne attraversando la porta principale del Castello dove spicca un rilievo in pietra con tre stemmi separati sostenuti da angeli, che rappresentano le armi familiari. C’incamminiamo alle stalle e discendiamo nello scantinato, dove anni fa c’erano le cantine.

Un fugace percorso di diorame ci invita a scoprire scampoli della vita del Santo, e di seguito accediamo al piano, dove si espongono oggetti dell’antico Castello, ricordi del Santo ed un plastico dell’antico edificio.

Questo museo si divide in tre sezioni: storia dell’edificio, Javier e Navarra nella storia e la pinacoteca, dove spiccano i quadri flamenchi di Maes. Alla fine, una rampa ci porta nelle rimanenti stanze del Castello.

Iniziare la visita nella Sala de Escudos(Sala degli Stemmi), arredate con i blasoni appartenenti ai genitori di Francisco e con l’albero genealogico della loro stirpe. Oltrepassando una porta di pietra si accede alla Sala Principale o Grande, luogo di ricevimento e convivenza familiare.

Da qui continuiamo a salire per la scala della torre di Undués fino ad arrivare al Cammino de Ronda, un corridoio protetto, destinato a difendere la fortezza, dal cui sporto era solito lanciare pietre ed olio bollente agli attaccanti.

Si lasciano a sinistra le stanze dei cappellani, oggi oratorio, per accedere al nucleo primitivo del castello. Si tratta di due stanze che circondano la torre del Homenaje, la costruzione di questo tipo più antica della Navarra.

L’alloggio a destra fu la stanza di San Francisco Javier, e quello a sinistra, è la cappella di San Miguel(San Michele), il primo che ebbe il castello. Sporgersi sulla terrazza adiacente, dove si potrà ammirare la strategica ubicazione del Castello, e si goda gli impressionanti panorami: a nord, l’altopiano di Leyre; ad ovest, la vallata fertile del fiume Aragón; a est, la frontiera dell’Aragona; ed a sud, la piazza e la località di Castellar.

Scendiamo di nuovo fino alla pianta della torre, dove un corridoio ci porterà al vestibolo del Castello e alla cappella del Santo Cristo.

Attraverso un’inferriata si trova il Cristo di Javier, un’impressionante immagine gotica del secolo XVI intagliata in noce, che secondo narra la tradizione sudò sangue quando il Santo agonizzava a Sancián. È attorniato da un drammatico affresco medievale, unica rappresentazione gotica della danza della morte esistente in Spagna.

Si scendono le scale che ci portano al cortile delle armi e si sale attraverso la posterna. Ai nostri piedi, la scala antica, e a sinistra, separandosi con la struttura del Castello, il muro della Basilica costruita nel S. XIX lì dove i genitori di Francisco de Javier costruirono il Palazzo Nuovo, luogo nel quale nacque il Santo. Si conclude il nostro percorso al punto di partenza, l’androne.

Ed oltre al Castello

Un volta conclusa la visita del castello, le consigliamo di scoprire l’eclettica Basilica, nella cui facciata sono raffigurati i motivi della vita di Javier.

In occasione del V Centenario della nascita del Santo, è stato costruito uno spazio multiuso, l’Aula Francisco de Jasso, con capienza per 1300 persone, e la Sala delle esposizioni Georg Schurhammer, con l’archivio personale del maggior biografo di Francisco de Javier, trasferitosi per questo da Roma.

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