Itinerari escursionistici | La Zona Media: Sangüesa, Olite y Valdorba

Itinerari escursionistici | La Zona Media: Sangüesa, Olite y Valdorba

@NicolasLafarque

Itinerario 37 Andelos

  • Partenza: Mendigorría
  • Distanza: 7,10 km
  • Irregolarità:  130 m

PERCORSO CIRCOLARE CHE PERCORRE LA MAGGIOR PARTE DEL PERCORSO PER PISTA AGRICOLA, VISITANDO IL SITO ARCHEOLOGICO DELLA CITTÀ DI ANDELOS, DI GRANDE ESTENSIONE, LA CUI POPOLAZIONE RAGGIUNTA COMPRESA TRA 2.000 E 3.000 ABITANTI.

Il punto di partenza del tour è alle porte d’ingresso delle rovine della città, accanto al museo che spiega gli scavi e l’evoluzione del suo tessuto urbano. Possiamo anche visitare le rovine di Andelos, dove troveremo alcuni bagni pubblici, numerose testimonianze della sua configurazione, le residenze e il quartiere artigiano, oltre a un muro perimetrale. Il museo ospita un modello di Andelos e alcuni reperti, come un mosaico con un tema mitologico. Il percorso segue il sistema idraulico della città. Per prima cosa, percorri la strada asfaltata fino al serbatoio dell’acqua. In questa sezione possiamo vedere alla nostra sinistra i resti del basamento di un acquedotto che collegava l’invaso con la città. L’invaso poteva immagazzinare fino a 7.300 m3 di acqua ed è stato ampliato con 37 rinforzi, oggi in gran parte visibili, per contrastare la pressione del terreno con l’invaso vuoto. Il percorso prosegue lungo una pista fino alla diga romana di Iturranduz, a più di 2 km dalla città. Da lì, una strada sterrata agricola si collega con un altro sentiero che, tra campi coltivati, ritorna sulla strada locale tra Muruzábal de Andión e l’eremo di Andión, vicino al punto di partenza.

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Andelos

L’ultimo fine settimana prima di San Fermín (7 luglio) si celebra in città e nella vicina Mendigorría il Festival Romano di Andelos. Durante due giorni si svolgono numerosi spettacoli musicali e artistici, nonché eventi gastronomici, attorno a un tema legato al mondo romano. Ad Andelos vengono organizzate visite guidate.

Come ottenere

Seguire la A-12 verso Logroño fino all’uscita Puente la Reina Sur. Prendi la NA-601 fino ad attraversare Mendigorría, il fiume Arga e 3 km lungo la NA-6031 fino al deposito.

Itinerario 38 Paseo de Valdetina

  • Partenza: Tafalla
  • Distanza: 8,00 km
  • Irregolarità: 100 m

PERCORSO CIRCOLARE ATTRAVERSO UNA ZONA DI GRANDE QUALITÀ PAESAGGISTICA, DOVE I CAMPI DI COLTURA SI ALTERNANO A BOSCHI DI CARRASCHE, RECLAMI E SIEPI.

I fiumi Valdetina e Cidacos fungono da asse per questo sentiero locale che inizia nella città di Tafalla. Insieme a Monte e Valgorra, Valdetina è uno degli anfratti le cui acque sfociano nel fiume Cidacos. Il tour parte da Tafalla. La cittadina è diventata la grande città della Zona Media, con più di diecimila abitanti e merita la nostra visita prima o dopo aver percorso il sentiero. Nello specifico, l’itinerario inizia presso il Centro Sanitario, adiacente alle strutture Tasubinsa. Partiamo da Tafalla da questo edificio e iniziamo il percorso in leggera salita lungo una strada agricola, per proseguire lungo uno stretto sentiero che, tra lecci e fiele, sale al Corral de Gariposa. Da questo punto ancora per un ampio sentiero, si scende e si ritorna attraverso l’orrido della Valdetina. Il tratto finale, lungo un’ampia pista, corre a ridosso del fiume Cidacos fino a raggiungere il centro del paese, in prossimità del punto di partenza. Così, lungo la riva destra del fiume Cidacos, torniamo alla città di Tafalla.

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Tafalla

Tafalla ospita tra i suoi monumenti le due chiese parrocchiali, Santa María e San Pedro, con due pale d’altare finemente intagliate. Tra i monumenti spiccano il complesso monumentale del convento di Recoletas e il Palacio de los Mencos, oltre a vari edifici come il palazzo neoclassico dei Marqués de Feria o la Casa del Cordón.

Come ottenere

Vai a Tafalla con l’autostrada AP-15 o con la NA-121 in direzione di Saragozza. Uscita Tafalla-Norte.

Itinerario 39 Ermita de Santa Brígida

  • Partenza: Olite
  • Distanza: 6,90 km
  • Irregolarità: 90 m

PERCORSO A RAQUETTE PER IL SUD DI TAFALLA CON IL PUNTO DI PARTENZA NELLA CAPPELLA MEDIEVALE DI SANTA BRÍGIDA. UNISCE DUE AREE DI GRANDE INTERESSE NATURALE: EL PLANO, A NORD, E IL MONTE ENCINAR, A SUD DEL VIAGGIO.

Dalla strada NA-115 tra Tafalla e Peralta arriviamo all’eremo di Santa Brígida. Da Olite, in direzione Peralta e dopo circa 2,5 km svoltiamo a destra verso Monte Plano lungo una pista, ampia e in buone condizioni, fino ad un’area di ricreazione adiacente all’eremo. L’itinerario si snoda su piste e ampi sentieri attraverso il bosco di lecci del Monte Plano, prima tra i campi (tratto coincidente con il GR-1, Sentiero di Lunga Distanza, con segnaletica rossa e bianca) e poi tra lecci, kermes e ginepri fino a raggiungendo il Corral de Berico, situato in un luogo con una buona visuale dell’ambiente circostante. Torniamo attraverso una zona di posti di caccia fino a scendere in un burrone, dove passiamo accanto a due zattere e poco più avanti, coincide di nuovo con l’uscita, dove torniamo a Santa Brígida. L’eremo ha la sua origine nel XII secolo, anche se i resti più antichi risalgono al XIV secolo. Un pellegrinaggio va da lei il sabato più vicino alla sua festa, il 22 maggio. L’edificio è normalmente chiuso e non è visitabile.

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Olite

Nelle vicinanze dell’eremo troviamo Olite, capoluogo di Merindad. Il periodo di massimo splendore del tardo Medioevo trasformò Olite in una sede reale, evidenziando la costruzione del Palazzo Reale di Navarra da parte dei re Carlos III e Leonor. Il complesso monumentale è stato restaurato e riceve ogni anno decine di migliaia di visitatori.

Come ottenere

Dalla AP-15 (uscita Tafalla Sur) e dalla N-121 verso Olite, per proseguire verso Peralta dalla NA-115. Dopo 2,5 km deviazione per Monte Plano

Itinerario 40 Ermita de Santo Domingo

  • Partenza: Pitillas
  • Distanza: 7,30 km
  • Irregolarità: 85 m

IL PERCORSO CIRCOLARE CI PORTA DALLE ROVINE DELLA CAPPELLA DI SANTA ANA, IN PITILLAS, AL PICCOLO COLLINA DOVE TROVIAMO LA CAPPELLA DI SANTO DOMINGO, OTTIMO PUNTO DI VISTA DELLA LAGUNA DE PITILLAS.

L’obiettivo di questo percorso è raggiungere la cima dell’altura dove si trova questo eremo per vedere la laguna Pitillas a SE, situata tra Pitillas e Santacara. L’itinerario parte dall’eremo di Santa Ana (in rovina), alla periferia di Pitillas. Il primo tratto si sviluppa su un’ampia pista che dopo 3 km raggiunge una corraliza diroccata, dove si svolta a destra e ci si dirige verso la testata dove si trova l’eremo. A sud-est si può vedere la Laguna de Pitillas, la più estesa steppa e zona umida endoreica della Navarra, con una superficie di oltre 200 ettari e di grande importanza dal punto di vista dell’avifauna. È una zona di protezione speciale degli uccelli (ZEPA) a causa della diversità delle specie e dell’elevato numero di unità durante tutto l’anno. Il ritorno si snoda lungo la pista fino al bellissimo corral de la Conejera. All’incrocio si gira a destra, si attraversa il torrente del Barranco de Pozo Pastor e si costeggia il fondo dell’orrido attraverso un pascolo punteggiato di canneti lungo un sentiero poco delimitato, fino ad abbandonarlo, salendo a destra su un sentiero che attraversa un terreno agricolo, ci porta al punto di partenza.

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Laguna de Pitillas

La Laguna de Pitillas è una zona umida nella zona centrale della Navarra di grande importanza ecologica. La diversità delle specie dovuta all’acqua che si accumula durante tutto l’anno rende l’enclave un luogo di protezione speciale. Ha un centro di birdwatching a sud-ovest della laguna che apre in diversi periodi dell’anno.

Come ottenere

Vai a Olite con l’AP-15. Uscita Olite, proseguire per 9 km lungo la N-121 in direzione Tudela fino allo svincolo Pitillas. Prendi la NA-5330

Itinerario 41 El Boyeral

  • Partenza: S. Martín de Unx
  • Distanza:  5,20 km
  • Irregolarità: 200 m

PERCORSO CON DISEGNO A RAQUETTE CHE ATTRAVERSO UN’AREA COPERTA DA UNA Densa VEGETAZIONE A BOCCOLA MEDITERRANEA, IN NERO CONTRASTO CON L’IRRIGAZIONE DEL PIANO D’OLITE. NON E ‘DISPONIBILE ACQUA POTABILE IN TUTTO IL PERCORSO.

Il percorso presenta il suo punto di partenza nell’area urbana di San Martín de Unx, località raggiungibile da Tafalla a ovest o da Sangüesa a est con l’autostrada NA-132. Scendiamo su pista al burrone di Cubillas che attraversiamo dal Puente de la Cubilla per salire a sinistra attraverso la valle di Valmayor. Da un vecchio sentiero saliamo a mezza costa della collina “Alto de Zarramendi” e proseguiamo fino alla cima della collina popolata da una fitta quercia di kermes, con ottime viste panoramiche in tutte le direzioni. Scendiamo lungo un sentiero tra campi abbandonati e una zona di fitta quercia kermes fino a congiungerci a una strada sterrata che proseguiamo verso destra fino a raggiungere nuovamente il Puente de la Cubilla, da dove saliamo al paese.

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San Martín de Unx

Nella parte più alta di San Martín de Unx si trova la parrocchia di San Martín, un edificio romanico con anticipazioni verso il proto-gotico che ha, tra gli altri elementi, una cripta e un fonte battesimale romanico. Passeggiando per le vie del paese si può notare che il suo impianto medievale ha subito pochissime modifiche.

Come ottenere

Raggiungere Tafalla dalla AP-15 e uscire a Tafalla centro. Con l’autostrada locale NA-132 a San Martín de Unx in 15 km.

Itinerario 42 Sendero Micológico de Unzué

  • Partenza: Unzué
  • Distanza: 11,63 km
  • Irregolarità:  360 m

PERCORSO CON SENTIERO A RACCHETTA CHE, OLTRE ALL’INTERESSE MICOLOGICO DEL TERRITORIO, MOSTRA UN INTERESSANTE TRANSIZIONE DALLA FORESTA CONTINENTALE-MEDITERRANEA AGLI HAYEDOS UMIDI. L’EROSIONE DEL ROQUEDO CALIZO HA CREATO PICCOLE SCARPE E GOLE.

Itinerario proposto come Treking Path per la sua lunghezza e difficoltà tecnica, presenta fari locali Sendero (S.L. verde e bianco), senza numeri omologati. Il sentiero inizia a Unzué, dietro la chiesa di San Millán, lungo un sentiero agricolo tra campi coltivati ​​che risale il burrone di Arluxea, fiancheggiato dalla catena montuosa dell’Alaitz e dalla roccia di Arluxea. Dopo aver attraversato il fiume in prossimità di una fontana raggiungiamo un bivio, lasciando il sentiero di ritorno a destra. Il sentiero sale ed entra in un fitto bosco dove possiamo osservare l’evoluzione della vegetazione continentale-mediterranea verso umide faggete. Raggiungiamo così il passo dell’Ariztia, nella catena montuosa dell’Alaitz, in una zona di posti di caccia. Viste ampie, con vista panoramica su Pamplona. Proseguiamo verso destra lungo uno stretto sentiero in pendenza tra bojeral e macchia fino a raggiungere una nuova collina. Scendiamo attraverso una zona rocciosa che richiede abilità fino a raggiungere il fondo del burrone di Arluxea. Prima sulla sua sponda destra e poi sulla sua sinistra, salvando così una stretta gola, dopo di che ci si unisce alla strada agricola che porta a Unzué, punto di partenza.

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Parroquia de S. Millán

Merita attenzione la parrocchia di San Millán, situata a Unzué la cui origine risale al Medioevo, sebbene abbia subito trasformazioni nel XVI secolo, quando furono aggiunti il ​​transetto e la testa poligonale. Il portale medievale è protetto da un portico barocco della metà del XVIII secolo.

Come ottenere

Prendi la AP-15 in direzione di Saragozza fino all’uscita Puente la Reina. 2 km sulla N-121 verso Tafalla e attraversare per Unzué sulla NA-5010 e NA-5020.

Itinerario 43 Sendero micológico de Iracheta

  • Partenza: Iracheta
  • Distanza: 7,68 km
  • Irregolarità: 220 m

DISEGNATO A FORMA DI RACCHETTA, QUESTO PERCORSO SI SVOLGE TRA LE FORESTE DI QUEJIGOS, IL CANYON URGURUTZ E L’ALTO DE LA MARQUESA, DI GRANDE VALORE MICOLOGICO.

Itinerario con i fari locali di Sendero (S.L., verde e bianco), senza numerazione approvata. Attenzione alla ripida discesa lungo le pendici dell’Ugurutz, lungo un sentiero inesistente. Il percorso inizia nel comune di Iracheta, dove è presente un pannello informativo con consigli sulla raccolta micologica. Dopo aver attraversato l’autostrada NA-5100, incrocia una strada agricola che attraversa campi aridi e pendii con pini e querce. Dopo aver attraversato un piccolo ruscello, e prima di raggiungere il Corral del Liberal, saliamo a sinistra lungo un vecchio sentiero forestale che attraversa una bella quercia fiele fino all’ampia testata del torrente Ugurutz. Iniziamo un ripido sentiero senza un percorso preciso attraverso un bosco misto fino al fondo del burrone dove un comodo sentiero agricolo ci porta al Corral del Liberal, dopodiché ci colleghiamo con la strada per Iracheta. Durante tutto il viaggio, l’escursionista può divertirsi contemplando e raccogliendo specie di funghi come il gallinaccio giallastro, il fungo rosso, la palla di neve, il fungo cardinale o il fungo del pino. Dopo aver completato questo comodo percorso, è altamente consigliabile fare una sosta nella città di Iracheta per ammirare l’unicità dell’hórreo con influenza asturiana.

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Hórreo de Iracheta.

In questa piccola città si trova un edificio molto particolare, il granaio romanico di influenza asturiana (a causa dei patrimoni tra i re asturiani e le infante navarresi). Questo bellissimo monumento restaurato apparteneva al Monastero di Irache, alla Corona e all’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme. È un esempio unico dell’arte romanica valdorbese e della semplicità con cui sono state concepite le sue costruzioni.

Come ottenere

Prendi la N-121 verso Tafalla. A Garínoain-Barásoain prendere la NA-5100 per Iracheta.

Itinerario 44 Pozo de las hiedras

  • Partenza: Aibar
  • Distanza: 6,77 km
  • Irregolarità: 150 m

SU QUESTO SEMPLICE SENTIERO CIRCOLARE RAGGIUNGEREMO IL POZZO rigoglioso DI LAS HIEDRAS TRA I VIGNETI E LE QUERCIE CHE CIRCONDANO IL VILLAGGIO DI AIBAR. QUESTO CAMBIAMENTO NELLA VEGETAZIONE È PIÙ SPAZZOLATO, SE POSSONO ESSERE, QUANDO SI RITORNA ATTRAVERSO LA VECCHIA STRADA CHE ERA SULLA RIVA DESTRA DEL CANYON BIZKAIA.

Il tour inizia nella parte bassa di Aibar, nel complesso architettonico formato dalla fontana, dal lavatoio e dal transetto e acquedotto medievale, vestigia del passato come fortezza cittadina. La prima parte del percorso si snoda in pianura tra vigneti e campi di grano che compongono un paesaggio rilassante, che muta quando raggiunge un rigoglioso querceto centenario. Ha una grande area pic-nic per una sosta tecnica; qui il sentiero si biforca e noi prendiamo quello a sinistra, fino a trovare la scala in legno che ci conduce al pozzo dell’edera. Chiamato per l’abbondanza di questa pianta rampicante, questo pozzo circolare viene riempito nella stagione delle piogge e un ponte di legno consente il passaggio dall’altra parte del torrente. Si sale sul sentiero e lo si prosegue fino ad incrociare il torrente Bizkaia. Qui inizia il rientro lungo la sponda destra del torrente, lungo un sentiero riparato dal querceto che lascia nuovamente il posto a vigneti e colture pluviali in prossimità di Aibar, termine del percorso.

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Classe di energie rinnovabili

Aibar ha un centro per pubblicizzare le energie alternative. La Renewable Energy Classroom cerca di unire l’educazione al turismo attraverso la mostra “Renew your energy” e una visita alle strutture di energia rinnovabile nella Regione. L’aula promuove anche misure di efficienza energetica.

Come ottenere

Prendi la A-21 per Jaca, poi la N-240. A Venta de Judas, prendere la deviazione a destra sulla NA-534 che porta ad Aibar.

Itinerario 45 Paseo de Rocaforte

  • Partenza: Rocaforte
  • Distanza: 5,33 km
  • Irregolarità: 230 m

PERCORSO CIRCOLARE CHE RAGGIUNGE LA CIMA ORIENTALE DELLA SIERRA DE SALAJONES, DOVE LA VISTA RAGGIUNGE I BACINI PRE-PIRENEI E LE MONTAGNE DELLA MERINDAD DE SANGÜESA. I MULINI SEGNANO IL PUNTO DI INFLESSIONE DI QUESTO PERCORSO CHE INIZIA E FINISCE AL ROCKFORT MEDIEVALE.

Da Rocaforte il sentiero parte per un breve tratto del GR-65 (Camino de Santiago, fari bianchi e rossi) e sale a destra attraverso l’Oratorio de San Bartolomé. Un sentiero tra campi coltivati ​​e macchia raggiunge la cresta di Salajones e il parco eolico. Già in cima, con metà del percorso percorso, si vede da un’altra prospettiva “Vecchia Sangüesa, come è popolarmente conosciuta Rocaforte; l’Oratorio abbandonato di San Bartolomé, testimone di tanti miracoli e di tante leggende. Si segue l’ampio tracciato tra i grandi mulini a vento fino al Collado del Portillo, da dove scende tra i campi coltivati ​​fino ad incrociare il GR-65 e risale un ramo della Rotta Giacobea fino alla parte alta di Rocaforte per le cui strade si scende fino all’inizio del tour. Questa interessante passeggiata può iniziare e terminare a Sangüesa, seguendo il Camino de Santiago.

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Iglesia de Santa María la Real

Il più grande tesoro di Sangüesa e uno dei più importanti edifici romanici in Spagna iniziò a essere costruito nel XII secolo dall’allora re di Navarra e Aragona, Alfonso el Batallador. Realizzata in diversi stili (romanico, gotico, barocco e rinascimentale), la chiesa è stata dichiarata Monumento Nazionale nel 1889. Si distingue soprattutto per la sua facciata romanica di grande bellezza, che comprende una spettacolare rappresentazione scultorea del Giudizio Universale.

Come ottenere

A-21 verso Jaca, poi N-240 fino allo svincolo di Liédena. NA-127 per Sangüesa e girare a destra per Rocaforte.

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