Itinerario 1.- Basari e Foz de Burgui
- Partenza: Burgui
- Distanza: 8,65 km
- Irregolarità: 150 m
IL LEGNO COME RISORSA NATURALE È IL PROTAGONISTA PRINCIPALE DI QUESTO SET DI DUE PERCORSI TEMATICI CHE CORRONO SUL MARGINE SINISTRO DEL FIUME ESKA, NEL COMUNE DI BURGUI DEL VALLE DE RONCAL. ITINERARIO CONTRASSEGNATO, MA SENZA LAMPEGGIANTI O NUMERAZIONE DEL PERCORSO LOCALE.
La bellezza del paesaggio della zona caratterizza questo bellissimo percorso. La prima sezione è un ampio e comodo itinerario circolare che permette di visitare l’Abetal de Basari, conoscerne il suo sfruttamento e il suo successivo rapporto con il mondo dell’Almadia. La zattera è una zattera composta da tronchi di legno, la cui funzione è quella di guidare i tronchi stessi attraverso i fiumi dalle foreste di sfruttamento di questo settore ai punti di carico per il loro trasporto o alle segherie. Dopo questo primo itinerario di 6 km si raggiunge un giro ad anello che, dopo un tratto di sentiero stretto e molto largo che richiede una certa abilità, termina al belvedere del Foz de Burgui. Questo percorso permette di osservare gli uccelli che popolano le scogliere di questa scultura scavata nella roccia grazie all’erosione fluviale del fiume Eska. Il ponte medievale del paese costituisce il punto di partenza del percorso dove si può anche vedere la riproduzione di una zattera.
Di interesse
Il Museo Almadia
Il Comune di Burgui ha due piani allestiti come mostra permanente in omaggio a questa zattera che da tempo immemorabile è stata la vita e l’opera di tanti di Roncal. Dalla sua fondazione nel 1992, l’Associazione Culturale di Almadieros Navarros ha condotto un processo di recupero e conservazione del patrimonio legato al vecchio commercio di almadiero.
Come ottenere
Prendi la N-240 per Lumbier. Poi vai a Navascués con la NA-178 (Puerto de las Coronas) e da lì a Burgui con la NA-214.
Itinerario 2.- Camino de Zemeto
- Partenza: Isaba
- Distanza: 4,23 km
- Distanza: 100 m
PERCORSO CIRCOLARE NELLA PARTE ALTA DELLA VALLE DEL BELAGUA, DI GRANDE INTERESSE PAESAGGISTICO E NATURALE, ATTRAVERSO ZONE FIENO-ABETALE E PASCOLO, CHE PERMETTE DI OSSERVARE LA MODELLAZIONE DEL GHIACCIAIO DELLE PIÙ ALTE ZONE DI NAVIGAZIONE DEI PIRENEI. ITINERARIO FIRMATO, MA SENZA NUMERAZIONE APPROVATA.
L’inizio del percorso si trova nel rifugio Belagua (attualmente chiuso), vicino al P.K.18 della strada Isaba-Arette; data la sua altitudine, il suo accesso potrebbe essere chiuso in inverno per neve. C’è un ampio parcheggio e un eliporto. Dopo una leggera discesa tra pascoli, il sentiero raggiunge sulla destra il passo Zemeto, stretto corridoio di modellazione glaciale, autentica porta d’accesso al burrone del Belagua. Svoltiamo a destra, mantenendo l’altezza lungo un sentiero acciottolato che raggiunge un pianerottolo. Una breve deviazione a sinistra ci porterà più vicini al bordo del burrone, con ampi panorami. Ritornati sulla strada, troviamo una breve salita per attraversare un ruscello dopo il quale un nuovo “balcone” sulla valle del Belagua ci offre i migliori panorami del percorso: le zone alte del Larra, la valle del Belagua e la vetta altezzosa del Lakartxela. Per sentiero sfocato si raggiunge il km 17 dell’autostrada NA-1370, vicino alla caserma Yeguaceros. Incollati ad essa pochi metri, ci colleghiamo con la vecchia strada del Puerto Grande che, tra pascoli, raggiunge i campi ai piedi del rifugio Belagua, inizio del sentiero.
Di interesse
La valle del Belagua
È il capo della valle del Roncal, nella sua sezione percorsa dal fiume Belagua fino alla città di Isaba. Geologicamente si distingue per essere una valle glaciale, con la caratteristica pianura al suo fondo. Particolare è anche la vegetazione di questa valle piovosa, che presenta importanti foreste di pino silvestre ed estesi faggi con abeti.
Come ottenere
A-21 e N-240 fino al bivio per Lumbier, per continuare sulla NA-178 e NA-214 per Burgui. Da lì a Isaba NA-137 e NA-1370 a Belagua e Arette.
Itinerario 3 Embalse de Irabia e Paraísos
- Partenza: Orbaitzeta
- Distanza11,30 km
- Irregolarità: 175 m
LA FORESTA DI IRATI È LA QUADRO DI QUESTO PERCORSO CHE, ATTORNO AL SERBATOIO D’IRABIA, CORRE NELLA SUA PRATICA IN TUTTA LA SUA RIPARAZIONE DEL FIENO ABETALE, ALTERNANDO SEZIONI DI TRACCE FORESTALI E VECCHI PERCORSI DI LAVORAZIONE DEL LEGNO.
Il percorso qui proposto, il cui unico dislivello troveremo al termine del percorso, è costituito da due sentieri locali (S.L.) segnalati in verde e bianco. Alle porte dei Pirenei Navarresi e nel cuore della più grande faggeta d’Europa, con 17.195 ettari, si trova il bacino idrico dell’Irabia che raccoglie le acque del fiume Irati. Il primo percorso denominato “Embalse de Irabia” è pianeggiante e segue il perimetro dell’invaso con un breve tratto di pista dove si trova l’ingresso alla diga, ed è qui che si accede ad un bel sentiero in sponda sinistra verso il Casa Foresta. Dopo un lungo tratto di pista larga, si attraversa il ponte Egurbio e si svolta, proseguendo lungo la riva dell’invaso. Prima di raggiungere la diga, girare a destra sul sentiero Paraísos-Erlan (SL-54C). Il sentiero Paraísos-Erlan sale a mezza costa lungo un sentiero che attraversa una delle zone migliori della foresta di Irati e in alcuni tratti netti offre ampie vedute dell’intero bacino dell’Irabia. Dopo una ripida discesa si collega con la pista di cemento proveniente da Orbaitzeta e attraverso la quale si ritorna all’inizio del percorso, in prossimità della diga.
Di interesse
El embalse
Il serbatoio regola le acque del fiume Irati. Si tratta di una piccola diga, che fu costruita nel 1921 per controllare l’acqua, produrre energia e far galleggiare il legno, che a quel tempo veniva calato sotto forma di una zattera verso l’Ebro. L’Irati è formato dalla confluenza del Torrenti Urtxuria e Urbeltza, con acque purissime. Ciò è attestato dalla presenza di specie quasi estinte come il Desman dei Pirenei.
Come ottenere
Per la Francia tramite la N-135 e, dopo aver superato Aurizberri / Espinal, seguire la NA-140 per Aribe. Da lì sulla NA-2030 per Orbaitzeta e deviazione per il bacino idrico dell’Irabia (13 km).
Itinerario 4 Koixta e Akerreria
- Partenza: Ochagavía
- Distanza: 11,15 km
- Irregolarità: 525 m
LA REGATA O FIUME URTXURIA, CHE INSIEME A URBELTZA DÀ ORIGINE AD IRATI, È L’ASSE DI QUESTO ITINERARIO CHE SI SVOLGE IN TUTTA LA SUA FORESTA LA SEZIONE INIZIALE, MOLTO COPERTA, RICHIEDE ATTENZIONE E CERTE COMPETENZE; LA DISCESA FINALE VIENE FATTA SU UN RIPIDO PISTA FORESTALE, POI SUBACQUEA VERSO L’EREMO DELLA VIRGEN DE LAS NIEVES.
L’unione di tre sentieri locali dà origine a questo favoloso viaggio nella magia della natura. Il sentiero inizia nei pressi dell’eremo della Virgen de las Nieves, accanto al posto di informazione e guardia: è la vecchia strada da Casas de Irati alla segheria Koixta, risalendo la riva sinistra della regata Urtxuria con un percorso iniziale lungo un sentiero stretto con pendii ripidi, un’ampia pista forestale fino al ponte Koixta, dove c’è una piccola diga e si attraversa l’Urtxuria. Da qui inizia il ritorno a Casas de Irati e Virgen de las Nieves sulla sponda destra della regata Urtxuria, seguendo il percorso della pista forestale che sostituisce il vecchio sentiero con una deviazione all’interessante belvedere di El Boche-Akerreria. L’ultima sezione tematica con cartelli indicanti le specie arboree corre accanto all’eremo della Virgen de las Nieves e scende attraverso le vecchie case di Irati, fino al ponte sulla regata Urtxuria, punto di partenza.
Di interesse
Ermita Virgen de las Nieves
Situato a 23 km da Ochagavía, l’edificio è un punto di vista eccezionale del bacino idrico dell’Irabia, che raccoglie le acque cristalline del fiume Irati. Al Santuario giungono pellegrini da Roncal, Salazar e Aezkoa, che devotamente partecipano al pellegrinaggio la domenica prima del 15 agosto. A soli 100 m si possono visitare le rovine delle Casas de Irati o Casas del Rey dove avevano la loro residenza le guardie forestali.
Come ottenere
N-240 verso Jaca e prendere la NA-178 per Lumbier e Ochagavía, all’ingresso delle quali si trova la deviazione per Irati (NA-2012).
Itinerario 5 Altos de Abodi
- Partenza: Ochagavía
- Distanza: 6,27 km
- Irregolarità: 200 m
ITINERARIO ATTRAVERSO LE CIMERE EI GRANDI PRATI DI MONTAGNA DELLA SIERRA DE ABODI, CON BELLISSIMI PANORAMI SULLA GIUNGLA DI IRATI E SUL PICO DE ORI. PERCORSO SCONSIGLIATO CON SCARSA VISIBILITA ‘O NEBBIE.
Il “Paso de Tapla” si trova sulla strada NA-2012, a 14,5 km da Ochagavía e durante l’inverno potrebbe essere chiuso per neve. Da questo punto il sentiero costeggia la parete meridionale della Sierra de Abodi. Da Tapla, questo percorso circolare sale gradualmente agli Altos de Abodi con splendide viste panoramiche sulla Foresta Irati e sul Monte Ori, fino a raggiungere il passo Alforjas, chiamato per le due doline (grandi depressioni a forma di imbuto) situate nel. Qui il percorso si collega con il GR-11 (“Senda Pirenaica”, segnato in bianco e rosso) e pochi metri dopo passa dal menhir di Arrizabala (adagiato a terra). Il ritorno è fatto da una vecchia pista che attraversa una faggeta in mezzo al pendio fino a raggiungere la strada e attraverso di essa ritornare al punto di partenza. Il sentiero che corre lungo i crinali di Abodi offre splendide viste sulla Valle di Salazar e sulla Foresta di Irati.
Di interesse
El Pico de Ori
Sopra la Selva de Irati si eleva la vetta dell’Ori (2.021 m), la prima vetta a superare i 2.000 m dei Pirenei occidentali. È raggiungibile in 45 minuti dal porto di Larrau. Troviamo questa montagna, che appare sopra la foresta di Irati, molto attraente per l’alpinismo. In inverno la strada si apre solo fino a Pikatua, dove si trova il centro sci nordico di Abodi.
Come ottenere
Sulla N-240 verso Jaca. Deviazione attraverso NA-178 a Lumbier e Ochagavía. All’ingresso c’è la deviazione per Irati dalla NA-2012.
Itinerario 6 Arlekia-Lauzaran
- Partenza: Orbaitzeta
- Distanza: 6,52 km
- Irregolarità340 m
LA BELLEZZA NATURALE DELLA FORESTA DI IRATI E LA STORIA DELL’EX FABBRICA DI ARMI PROFUMANO IN QUESTO AMBIENTE UMIDO NEL CUORE DEI PIRENEI DI NAVARRO. IN IMMEDIAZIONE PUOI VISITARE LA STAZIONE MEGALITICA AZPEGI, SITUATA A CIRCA 3 KM DALLA FABBRICA.
Questo percorso circolare sale dalla fabbrica d’armi Orbaitzeta al cordal e al passo Lauzaran, un’area di roccia calcarea completamente ricoperta dalla faggeta; Durante la ripida salita lungo un sentiero del carbone, si possono visitare il Castello di Lauzaran e la Grotta di Lutoa. Dopo aver attraversato una zona di pascoli, l’itinerario scende ripido in una faggeta con abbondanti resti di piazzali di carbone. Giunti in fondo alla gola Itolatz, l’itinerario scende lungo il fiume lungo un’ampia pista forestale fino alla fabbrica d’armi Orbaitzeta, termine del percorso. Dato lo stato fatiscente delle strutture, si consiglia cautela durante la visita. Tranne nella stagione della neve, l’accesso è buono. All’ingresso di Irati by Larraun, c’è uno stand informativo e un asilo nido con personale nell’intensa stagione turistica.
Di interesse
La fabbrica di armi
Era due secoli fa il principale centro industriale militare nel nord della Spagna. Creato nel 1785, rimase operativo fino al 1873 dopo aver subito numerosi incendi. La fabbrica è stata progettata da esperti militari del corpo d’artiglieria. Furono prodotte bombe in ghisa, granate e munizioni di diverso calibro. A metà del XIX secolo, circa 40 operai lavoravano nell’armeria dell’Orbaitzeta.
Come ottenere
Dirigiti verso la Francia sulla N-135 e, dopo aver superato Aurizberri / Espinal, segui la NA-140 per Aribe. Da lì, accesso a Orbaitzeta con la NA-2030
Itinerario 7 Camino a Irati e Muskilda
- Partenza: Ochagavía
- Distanza6,84 km
- Irregolarità: 320 m
UN PERCORSO CIRCOLARE CHE, DOPO UNA MORBIDA SALITA ATTRAVERSO IL BOSCO SULLA VECCHIA STRADA VERSO IRATI, GIRA SPAZZOLATO E PASSEGGIATA SU CORDALE ALL’EREMO DI MUSKILDA, POSTO CHE, ACCANTO A SAN SALVADOR DE IRATI E ORREAGA / RONMANCESVALLES, LE FORME SEGUE. LA CREDENZA MITOLOGICA, “BASAJAUN”, IL SIGNORE DELLE FORESTE, ERA CHIUSA.
Per iniziare il tour, devi stare sul retro della chiesa di Ochagavía, dove una strada acciottolata conduce alle ultime case della città. Quindi, prendere un sentiero a sinistra dell’inizio della strada diretto a Muskilda. Il sentiero avanza a metà del pendio, con poca pendenza, tra una fitta vegetazione di noccioleti, querce, aceri, castagni, tigli, cornioli, ecc. attraverso un’area coltivata fino a pochi anni fa e attualmente colonizzata dal bosco. Il sentiero conduce ad un ampio sentiero, che si addentra in una fitta faggeta. Si raggiunge così un colle non molto segnato, già in terreno sgombro, dove si trova il rifugio Xubri. L’itinerario cambia direzione e prosegue lungo una pista tra faggi, fino a raggiungere la strada che sale da Ochagavía a Muskilda. Bisogna attraversarlo e proseguire per l’ampio sentiero che sale fino a raggiungere un piccolo serbatoio d’acqua; il sentiero si trasforma in un sentiero stretto, che ci conduce al Santuario di Nostra Signora di Muskilda. La discesa a Ochagavía avviene lungo un sentiero acciottolato, testimone di un pellegrinaggio tradizionale.
Di interesse
Ochagavía
Situata a nord della valle di Salazar, Ochagavía è una delle città più tipiche dei Pirenei della Navarra. Tra i fiumi Zatoya e Anduña e circondato da montagne, si distingue per le sue case storiche blasonate tra strade acciottolate che conducono al ponte medievale. La città si trova vicino alla foresta di Irati, unendo arte e storia con la natura durante la sua visita.
Come ottenere
N-240 verso Jaca. Prendi la deviazione per Lumbier e lì la NA-178 attraverso la valle di Salazar fino a Ochagavía.
Itinerario 8 Mirador de Erondoa
- Partenza: Garralda
- Distanza5,50 km
- Irregolarità: 120 m
PERCORSO LINEARE TRA I BORGHI DI GARRALDA E ARIA (VALLE DE AEZKOA). UNA BUONA PARTE DEL LAYOUT SI SVOLGE SU UN PERCORSO A FERRO DI CAVALLO ACCANTO AL MIRADOR DE ERONDOA COPERTO, IN UNA ZONA DI ROQUEDO CALIZO. DOPO AVER VISITATO LA CITTÀ DI ARIA EI SUOI PECULIAR HORREOS, RITORNI PER LO STESSO SENTIERO.
Il sentiero inizia a Garralda, a fianco della scuola regionale e, dopo aver risalito la pista agricola, raggiunge la vecchia mulattiera per Aria. A metà del sentiero si raggiunge il belvedere dell’Erondoa. Questo percorso ha una superficie coperta con vista su Aribe e sulla valle. Mostra anche la possibilità di osservare gli uccelli che popolano le scogliere. Dal belvedere stesso si accede alla cima dell’Erondoa, modesta ma ripida torre di avvistamento della valle dell’Aezkoa, lungo un ripido e un po ‘complicato sentiero. Una volta raggiunto il paese di Aria, si possono visitare i suoi caratteristici granai, con i tetti di assicelle, testimoni della dura vita dei Pirenei, del pascolo e della poca agricoltura. Il ritorno avviene per lo stesso percorso. Il comune di partenza, Garralda, dispone di un Ufficio Informazioni Turistiche temporaneo.
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Una visita ad Aribe
Questa città si trova nel centro geografico della valle dell’Aezkoa e all’incrocio di sentieri naturali che collegano tutte le città. Sulle rive del fiume Irati, Aribe è quello che si trova all’altitudine più bassa. Le sue acque medicinali sono riconosciute e un centro termale è stato costruito a metà del secolo scorso che ha funzionato fino agli anni 1920. Ad Aribe c’è la grotta di Aizpea o “del mulino” dove sono stati trovati i resti completi della donna più anziana della Navarra con 8.000 anni di antiguaty.
Come ottenere
Dirigiti verso la Francia sulla N-135 e, dopo aver superato Aurizberri / Espinal, svolta sulla NA-140 per Garralda.
Itinerario 9 Mirador de Usetxi
- Partenza: Usetxi
- Distanza: 4,21 km
- Irregolarità: 170 m
PERCORSO CIRCOLARE DI MORBIDO SVILUPPO ATTRAVERSO UNA DELLE AREE MENO PERCORSE DEI PIRENEI NAVARRO. DOPO UNA SEZIONE PIATTA ATTRAVERSO LA FORESTA MISTA, LA SALITA ATTRAVERSO L’ERBOSO CORDALE È PREMIATA DA AMPIE VISTE SULLE MONTAGNE KINTOA-QUINTO REAL E SULLA VALLE DI ESTERIBAR. PERCORSO SCONSIGLIATO CON SCARSA VISIBILITA ‘O NEBBIE.
Il punto di partenza si trova nell’area urbana di Usetxi. Si imbocca la vecchia mulattiera dell’Iragi, con un sentiero pianeggiante e piacevole tra querce, pini silvestri e aceri. Così, a poco a poco si arriva a una collina da cui si può vedere Iragi. Qui inizia la salita vera e propria attraverso un tratto con un certo dislivello, ma comodo per gli appassionati di escursionismo. Si raggiunge la sommità del colle e si scende un po ‘dall’altra parte fino ad una fontana con abbeveratoio, dopo aver attraversato un sentiero. Quindi, lungo uno stretto sentiero con poca dislivello, si raggiunge il capanno – osservatorio degli incendi boschivi, luogo particolarmente indicato per riposarsi e contemplare il paesaggio. Lungo un tratto erboso poco segnalato, si scende attraverso un vallone fino al bivio con un sentiero che scende dolcemente sull’ampio tracciato di Etsain, che riconduce al paese, a Usetxi, privo di servizi di ristorazione di base.
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Zubiri
Zubiri è “la città del ponte” e capoluogo della valle. Il suo nome è legato al ponte gotico (nell’immagine) chiamato “de la rabia”. Si credeva che gli animali che circondavano le loro staffe guarissero da una tale malattia. Dicono anche che le reliquie di Santa Quiteria furono sepolte in uno di quei pilastri del ponte. Accanto al ponte, e ai margini del percorso giacobino, si trova l’ospedale Santa Magdalena.
Come ottenere
Dirigiti verso la Francia sulla N-135 fino a Zubiri e all’ingresso della NA-2530 per 5 km fino a Usetxi.
Itinerario 10 Camino del Fuerte Carlista
- Partenza: Erro
- Distanza: 5,46 km
- Irregolarità: 180 m
PERCORSO CIRCOLARE ALTERNANDO SEZIONI DI BINARI TRA AMPI PRATI E STRETTI PERCORSI ATTRAVERSO FORESTE MISTE. LA PARTE ALTA DEL PERCORSO COINCIDE CON UNA BELLA SEZIONE DEL CAMINO DE SANTIAGO, DA DOVE SI PU ACCEDERE AL PROMONORIO DOVE ERANO POSIZIONATE LE BATTERIE DELL’ESERCITO CARLISTA.
L’attacco del percorso si trova all’inizio del tracciato che parte dal piazzale della chiesa di Erro. Si sale per un breve tratto lungo questa traccia fino a quando, pochi metri prima di raggiungere una stalla, compare un sentiero che costeggia campi e prati. A poco a poco il sentiero si addentra nel bosco di pino silvestre, con alcuni tratti che costeggiano il fondo di un rigoglioso burrone. Dopo una salita, con il sentiero sfocato, il sentiero termina in un’ampia traccia. Si tratta di un tratto pianeggiante tra le colline, con possibilità di salire al colle denominato El Fuerte (a sinistra, tratto non segnalato) fino a Paso de Roldán, una collina dove il Camino de Santiago è abbandonato, scendendo lungo un ampio sentiero. Questo sentiero conduce al fondo del burrone di Otsobi, che deve essere attraversato da una strada sterrata per raggiungere la stalla all’inizio del sentiero e tornare all’inizio. Dopo aver camminato per cinque minuti su per il sentiero fino a una collina, proseguire a sinistra lungo un sentiero corrispondente al Camino de Santiago.
Di interesse
El Mirador de Erro
È un buon osservatorio per poter leggere e interpretare il passaggio del paesaggio. Ai suoi primi contrafforti, l’orrido dell’Agorreta presenta un’area zootecnica incorniciata da fitte formazioni di pini rossi. El Alto de Erro segna la linea di demarcazione tra il clima atlantico (ovest) e il sub-mediterraneo (est). Ottima la vista panoramica e il belvedere, vero punto d’incontro per pellegrini, camminatori e viandanti. La visita è consigliata al grande pubblico. Il porto si raggiunge attraverso la strada N-135.
Come ottenere
Dirigiti verso la Francia sulla N-135 fino alla città di Erro.
Itinerario 11 Foz de Lumbier
- Partenza: Lumbier
- Distanza: 6,38 km
- Irregolarità: 175 m
PERCORSO CIRCOLARE CHE SALITA ALLA GAMMA DELLA MONTAGNA CHE SEPARA I BACINI DI LUMBIER E LIÉDENA E SCENDE ALLE RIVE DEL FIUME IRATI, NEI PROSSIMI RANGHI DELLA FOZ DE LUMBIER, SCOLPITA DAL FIUME NELLA ROCCIA CALCAREA.
Il sentiero inizia nella zona di accoglienza e, dopo essere salito per sentiero e poi per pista, raggiunge il crinale montuoso, con ampia vista sulla Sierra de Leire e sui bacini del Lumbier e della Liédena, dove scende fino a raggiungere il vecchio tracciato. Treno Irati, sulle rive del fiume. Era il 1987 quando questo paesaggio spettacolare, insieme al gruppo che forma la Sierra de Leire e il Foz de Arbayún, ricevette la designazione di Riserva Naturale. C’è una reception e area informazioni, nonché un centro di interpretazione a Lumbier. Seguendo il vecchio tracciato ferroviario e dopo aver lasciato il Puente de Jesús (o Ponte del Diavolo), ora demolito, sulla sinistra si attraversa la prima galleria del percorso. È così che si accede all’interno della gola, le cui scogliere rocciose dai toni rossastri, biancastri e grigiastri contrastano con il verde della vegetazione di leccio, bosso, ginepro, biancospino e ciuffi di tè di roccia, e ospitano una grande colonia di grifoni. Al termine della gola si attraversa un altro tunnel, dopodiché si raggiunge l’area di accoglienza, inizio del percorso. Quest’ultimo tratto, sul marciapiede della vecchia ferrovia, è di per sé una passeggiata suggestiva e facilmente accessibile.
Di interesse
Il treno Irati
Inizialmente pensato per trasportare il legno sfruttato nella foresta di Irati, da Aoiz a Pamplona, il progetto fu presto esteso a Sangüesa. Fu una delle prime ferrovie europee a trazione elettrica e iniziò ad operare il 23 aprile 1911.
Come ottenere
N-240 verso Jaca. Dopo il porto di Loiti, attraversare per Lumbier sulla NA-178. All’ingresso, strada asfaltata per Foz.